Donatella Versace apre
l'haute couture parigina con una collezione esotica e sensuale e con un’ospite d’onore: la testimonial, amica, “clone”
Lady Gaga, che indossava per l’occasione un allure da diva anni ’50, grazie a un
abito nero lungo, dal bustino intrecciato sul davanti e con la schiena scoperta.
Gli abiti che sfilano in passerella sono ispirati alla giamaicana
Grace Jones, la pantera nera della musica anni ‘80, nota per la sua indimenticabile interpretazione de
La Vie en Rose, di Edith Piaf, nel 1978. La donna proposta da
Donatella Versace per la prossima Primavera/ Estate è una dea sensuale e misteriosa, che indossa giacche con revers e abiti con scolli che salgono a formare un
cappuccio, in rete di swarovski o in jersey luccicante, in bianco o nero, celeste acqua o verde lime oppure viola. Oppure vestiti scolpiti addosso come una corazza a vita stretta, accostati alla fluidità drappeggiata come un peplo.
Trentadue uscite preziose caratterizzate da tessuti come vetro e ricami di cristallo con un importante effetto di tatuaggio geometrico sul tulle invisibile. Le giacchine in pelle da biker piccole come coprispalle e leggere come seta, borchiate e lavorate sull'abito nero lungo e intricato, l’avveniristico bustier in striscioline di pelle e placche metalliche e la pelliccia bianca con vita da vespa in volpe e visone sfilettati e applicati sulla rete che diventa un
cappuccio di cristalli, rappresentano in modo eccellente l’ossimoro forza e vulnerabilità che contraddistingue la griffe
Versace.