Una città più pulita con il design
Lanciato nel 2010,
JTI Clean City Lab, il contest internazionale di design ideato e realizzato da
JTI (Japan Tobacco International) in collaborazione con
Future Concept Lab, con il Patronato di
Regione Lombardia e il Patrocinio del
Comune di Milano, vuole favorire il confronto sul modello di “città del futuro”, aperta e rispettosa delle diverse scelte compiute dalle persone. Nella prima edizione,
JTI Clean City Lab ha chiesto agli studenti di pensare al posacenere tascabile del futuro; nella seconda di realizzare un posacenere da esterno; nella terza, lo scorso anno, di ideare un’area urbana in cui far convivere cittadini fumatori e non. L’edizione
2014, invece, ha chiesto a cento studenti di quattro prestigiose scuole internazionali di design -
Politecnico di Milano, Chelsea College of Arts - University of the Arts London, IED Barcellona (I+ED Lab) e HEAD di Ginevra – di ideare e sviluppare progetti di comunicazione finalizzati ad aumentare la consapevolezza dei fumatori sull’impatto delle loro abitudini sull’ambiente, per modificarne i comportamenti e ridurre la dispersione dei mozziconi in città.
#epicmoment
Una giuria composta da
Marco Magnifico, Vice Presidente Esecutivo del FAI - Fondo Ambiente Italiano,
Carlo Montanaro, Direttore di Style e Dove, e
Cristina Paciello, Direttore Marketing del Teatro alla Scala,
PierCarlo Alessiani, Presidente e Amministratore Delegato di JTI Italia, e
Francesco Morace, Presidente di Future Concept Lab,ha selezionato i 12 progetti finalisti, tra gli oltre 120 presentati, e i vincitori. A questi viene fornita l’occasione di esporre i progetti presso la
Triennale di Milano – Triennale Lab, aperta al pubblico dall’8 al 13 aprile 2014.
This is not a small problem
#epicmoment, progetto sviluppato da un gruppo di studenti del
Politecnico di Milano:
Mattia Geraci, Matteo Palmieri, Francesco Paleari e Gaia Satta, si è aggiudicato il primo premio. Il progetto ha convinto all’unanimità la giuria “
per la capacità di trasformare un obbligo (cercare un contenitore adeguato per il mozzicone) in un momento epico, felice e conviviale. La possibilità di una declinazione sul web rappresenta una bella opportunità di far circolare un virale on-line, attraverso un messaggio virtuoso e coinvolgente”.
listen to your butt
This is not a small problem di Joana Pereira e Anibal Tapias studenti di IED Barcelona (I+ED Lab), ha orrenuto il secondo posto “
per la potenza comunicativa del messaggio, chiaro e diretto”; il terzo premio va a
Listen to your butt di Billy Osborne della Chelsea College of Arts - University of the Arts London “
per l’originalità poetica ed emozionale del messaggio”. A questi si aggiungono due menzioni speciali:
I was a cigarette butt di Alejandra Chinolla, Amparo Cativiela, Belén Páliz e Claudia Guevara (IED Barcelona), e
2-10 di Matt Ashmore (Chelsea College of Arts London).
I was a cigarette butt
“Siamo orgogliosi dell’evoluzione del contest ed entusiasti dei progetti presentati quest’anno - afferma
Pier Carlo Alessiani -.
Le edizioni precedenti ci hanno regalato progetti innovativi e di grande impatto, in grado di esprimere gli ideali di sostenibilità di JTI. Ci siamo resi conto, però, che i posacenere tascabili o fissi non bastano: è necessario stimolare tra i cittadini una riflessione sull’impatto dei loro comportamenti sull’ambiente urbano. Quest’anno, grazie anche all’esperienza degli anni passati, abbiamo spostato l’attenzione sulla comunicazione e la promozione di comportamenti virtuosi, coinvolgendo gli studenti in questa ricerca”.
2-10