Mentre l’estate volge al termine e i superstiti delle vacanze riscoprono i benefici dell’Aloe vera, ecco che il Todi festival torna a far brillare l’antica cittadina ai lati del Tevere con le sue novità artistiche immerse in un’atmosfera elegante e mai sfacciata. Per voi abbiamo assistito a ‘Mita Medici canta Franco Califano’ uno degli spettacoli più affollati dell’intera rassegna o meglio ancora sovra affollato: si perché quest’anno l’idea del direttore artistico Silvano Spada “Una festa del teatro, con il teatro gratis per tutti” permette di accedere a titolo gratuito ad ogni evento, basta prenotare e presentarsi…in orario, ovviamente. Una soluzione intelligente e di straordinario successo che nelle intenzioni del deus ex machina del festival favorirà la frequentazione di futuri eventi e stagioni teatrali, di un rinnovato pubblico pagante. Proprio Spada in persona è la mente che ha dato vita al progetto artistico in cui la Medici ha fatto rivivere i più grandi successi del ‘Califfo’. L’intima accoglienza del Teatro ha permesso di assaporare una performance dal sapore speciale, misurate e profonde le parole della Medici, quasi piccole confessioni, fra brani storici come “Minuetto” e poesie da riscoprire dove cuore e futuro sono in mano ai giovani. Con lei, in scena un eccellente quintetto che ha aiutato Mita a trascinare tutti in un viaggio costruito attorno ai testi del suo storico amante, parole antiche seppur fortemente moderne, parole spregiudicate e inevitabilmente sagge. Tre i momenti di danza contemporanea creati dalla compagnia Oplas, la fucina creativa figlia di Luca Bruni e Mario Ferrari, che hanno cucito coreografie e costumi per dar forma e corpo ai brani di Califano. Attesissimo il gran finale dove, mentre il teatro cantava “Tutto il resto è noia” e fioccavano applausi da ogni direzione, mi immaginavo che in chiusura di una serata così unica la “Ragazza del Piper” avesse indossato anche qualcosa di diverso dal rassicurante abito lungo blu di Armani, ma so bene quanto il mio amore per i tempi passati orienti le mie percezioni! Altri rari eventi costellano il calendario del Festival in piena attività in questi giorni: se volete concludere la vostra estate con un perfetto cocktail a base classica tipo Beethoven dosato con la contemporaneità della Jeans Simphony Orchestra allora il concerto finale del 30 Agosto è per voi, sull’outfit so che siete già preparate ma un consiglio sulla scarpa è d’obbligo: i borghi antichi non hanno molto in comune con Madison Avenue quindi scegliete un tacco più largo e lasciate riposare le vostre Louboutin!