conclusa con immenso successo la tre giorni capitolina dedicata al Burlesque
Se in questo weekend per le strade di Roma avete notato un invasione di piume, bustier e tacchi a spillo è stata soltanto colpa della terza edizione di “Caput Mundi”: festival internazionale del Burlesque. Un invasione di performer giunti nella capitale dalla Francia dall’Olanda passando per la Russia e l’Australia hanno dato vita a una manifestazione fatta di eleganza sensualità e richiami retrò contornati da mostre, expo market, proiezioni e dj set. Venerdì sera, nei pressi di piazza Venezia, il Teatro centrale si è trasformato nella cornice perfetta per un tuffo indietro nel tempo, macchine cromate e un caleidoscopio di colori era solo il preludio all’ingresso sul palco di ospiti come Russel Bruner che ha abbagliato tutti con una talentuosa esibizione di Boylesque, affiancato per la prima volta in Italia da Michelle L’Amour giunta appositamente da Chicago.
Sabato la programmazione ha fatto sua una delle mode più in voga del momento, lo speakeasy che per l’occasione è diventato Burly speak easy. Un salotto segreto incastonato a via Veneto, il cui indirizzo è stato rivelato in via confidenziale ai telefoni degli interessati poco prima dell’inizio, è diventato scena di un esperienza culinaria animata da artisti del calibro di Rita Lynch (dall’Italia) o Mara De Nudée (dalla Francia), a stimolare il crescendo della serata con la sua maestria alla consolle Virgil DeNice ha creato l’atmosfera giusta per tirar tardi…
A conclusione della tre giorni all’insegna del Burlesque l’attenzione si è spostata all’hotel The Yellow dove nel pomeriggio si sono tenuti workshop per i neofiti di questa sublime arte arrivando ad uno degli appuntamenti più attesi del programma: il naked girl reading, un format noto in tutto il mondo che si rifà fedelmente alla traduzione inglese, splendide ragazze vestite solo della loro sensualità che nell’intimità di una camera dell’albergo, che ha ospitato tutti gli artisti, leggono brani tratti dai capolavori della letteratura mondiale. Questa magnifica manifestazione che ha acceso i riflettori su un intrattenimento unico e non convenzionale, che ha influenzato mode e modi di vivere, non poteva non concludersi con un cocktail finale ricco di colori vibranti che ci lascia col desiderio di trovare una miese adatta da sfoggiare il prossimo anno, quando la quarta edizione di ‘Caput Mundi’ trasformerà di nuovo Roma nella capitale del Burlesque.
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