x
L'app di Fashion Files sarą disponibile a breve, compatibile sia su piattaforma IOS che Android.
x
Ti piacciono la moda, il cinema, il design e le nuove tendenze?

Se vuoi far parte del nostro team, condividere con noi il tuo talento, le tue esperienze e i tuoi progetti scrivici a: info@ideamoon.it







Milano celebra il genio visionario di Moschino

Le suggestioni della notte Bianca di Villa Medici

Pantone Color trends: White Swan

Falconeri svela Moonlight limited edition

La nuova Fragranza Tommy Hilfiger Girl

VA in scena Arte in Nuvola

il colorato panettone Iginio Massari

Sta per salpare “una nave di libri”

Arriva il MoonSwatch MISSION TO EARTHPHASE

La prima capsule beauty di Altramoda

Tinte pastello per i nuovi Swatch With if?

L'amore ha mille colori

Tempo di Sport & Body care

I due nuovi 'cuori' di Domori

Immersi nella tonalitą del 2024: Peach Fuzz

La spensieratezza di Juicy Couture

Il mio salone (del mobile)


                  

di Andrea Vittoria Giovannini
 
Vivere Milano durante il salone del mobile mette elettricità nelle vene: la frenesia dei passi in metro, le luci delle installazioni che ormai pervadono ogni angolo della città la rendono il centro di tutto ciò che sta per accadere e traduce idee in progetti accessibili.
 
Questo salone 2017 voglio raccontarlo per come l’ho veramente vissuto, attraverso i miei percorsi in bici e le parole di chi ho avuto l’occasione, e la fortuna, di incontrare.
 
Dal giorno prima della grande apertura, via Tortona dischiude i propri spazi per le preview dedicate alla stampa. Ci s’intrufola nei cortili allestiti da creativi di tutto il mondo in collaborazione con aziende che si lasciano contaminare da esperimenti visionari.
 
Audi City lab apre per la prima volta in Corso Venezia: un’invasione di design in uno spazio voluto dai Borromeo a metà del 1500 animato dalle installazioni di Ingo Mauer, solo per citarne uno; Moleskine, espone il taccuino icona di tutti i viaggiatori alle pennallate irriverenti di Bradley Theodore (nella foto) che si aggira per la città con in dosso i suoi jeans da studio carichi di vernice. Quasi sempre fresca!
 
In questo salone ho cercato tracce di umanità, elementi che richiamassero tasti presenti nel codice genetico di tutti noi, minimi comuni divisori in grado di parlare ogni lingua...

(l'articolo verrà pubblicato nella sua interezza nel numero cartaceo di FashionFiles)


invia ad un amico