di
Andrea Vittoria Giovannini
Può la creatività cambiare il mondo? È questa la prima domanda che la Moleskine Foundation pone con la sua nascita e a cui prova a dare delle risposte coinvolgendo Milano con un calendario di incontri, workshop ed eventi dal 24 al 28 Ottobre 2017. Sono passati dieci anni da quando l’associazione no-profit
Lettera 27, creata dai fondatori di Moleskine, ha mosso i primi passi per promuovere l’istruzione di qualità nel mondo, oggi questo impegno che si fonda su
istruzione innovativa,
arte e
cultura a favore della
trasformazione sociale, viene abbracciato e sostenuto dal brand dei taccuini più famosi al mondo diventando Moleskine Foundation.
Per bocca di
Maria Sebregondi, nel ruolo di presidente, è subito chiaro che l'istruzione di qualità, attraverso l’uso di strumenti non convenzionali, guidata dal pensiero critico è la chiave per il cambiamento; in questa prospettiva il brand rappresenta solo un catalizzatore e quindi una delle caratteristiche operative della Fondazione sarà l’indipendenza nel poter coinvolgere partner e sostenitori nei progetti futuri.
Molti i progetti già attivi ereditati dall’esperienza di
Lettera 27 oltre ad un archivio di tutto rispetto che ora verrà promosso su scala ancora più ampia, sono infatti più di 1000 i notebook che sono stati donati da artisti designer stilisti giornalisti e creativi di tutto il mondo che vengono custoditi dalla fondazione per valorizzarli ad esempio con il format creativo Detour: una staffetta espositiva che ha già coinvolto diversi interlocutori, come
Antonio Marras o il designer
Ross Lovegrove, e che ora arriverà a coinvolgere una lista di menti eccellenti ancora più lunga.
Moleskine Foundation vuole “ispirare nuove generazioni di pensatori” e nasce da storie straordinarie come quella di
Adama Sanneh che dopo studi Milanesi fa esperienza in Africa nel campo delle organizzazioni internazionali oltre a un periodo nelle nazioni unite, dove affronta tematiche relative a sfide su scala globale, approda a
Lettera 27 come consulente fino a diventare Co-Founder & COO della Fondazione. A lui ho chiesto di raccontarmi la cifra stilistica distintiva di questa nuova attività:
“ciò che caratterizza il valore del nostro lavoro è senz’altro l’approccio un-conventional che riesce a unire temi ad alto sfondo culturale e artistico traducendoli in progetti reali e di grande impatto. Con le nostre iniziative stiamo incrinando la tipica relazione nord-sud superandola con la relazione tra le persone che abbracciano il nostro network.”
Moleskine è da sempre parte dei nostri pensieri e ricordi, dei nostri progetti e anche delle nostre speranze. Come dice Gillo Dorfles
un foglio bianco è un’opportunità e sono certa che i taccuini della Moleskine Foundation sapranno coglierle, custodirle e raccontarle per diffondere messaggi positivi a un pubblico sempre più vasto.
https://global.moleskine.com/creatingchange