A Melrose Place, luogo iconico di Los Angeles incontriamo Grazia Zuccarini, che ripercorre per Fashion files magazine i suoi oltre vent’anni d’esperienza nel fashion, beauty & luxury world.
Quali le tappe salienti del tuo brillante percorso in questo mondo glitterato?
Di certo in oltre 20 anni ho imparato tantissimo e soprattutto ho visto il mondo cambiare.
Oggi qui da Los Angeles sembrano ancora più lontani i tempi in cui rilanciai la linea Diego dalla Palma, a quei tempi era il Mac, il Naars, Charlotte Tilbury della situazione. E’ stato uno must che ha raccontato un’epoca, un personaggio unico che paragono solo a Serge Lutens, altro genio per cui ho avuto la fortuna di lavorare.
Rilanciare la linea Diego dalla Palma e inventare packaging, texture e prodotti è stato un grande appassionante viaggio tra colori ed emozioni. il prodotto di cui sono più fiera sono le “Calze spray”. Viaggiavo tantissimo copiavo formule come quelle di Smashbox che poi ho importato in italia prima che lo comprasse Estee Lauder. Creavo i prodotti sui bisogni delle persone. Vorrei poter dire che in questo sono stata un’antesignana di Glossier che qui a Los Angeles è a dir poco una case history, l’unico negozio - in Melrose Place - dove ad ogni ora del giorno puoi trovare clienti in fila.
Poi Shiseido una grande scuola una grande cultura, tanti prodotti di elevato contenuto scientifico e tanta arte, come la partnership con il Teatro La Scala, i vari festival del cinema tra cui Roma, Venezia, Taormina. Ho avuto la fortuna di lavorare con capi giapponesi che mi hanno insegnato tanto della loro cultura e abbiamo realizzato davero dei bellissimi progetti.
Poi sono passata alla moda sempre gestendo la parte beauty ma a livello internazionale: Dolce & Gabbana sono dei geni. Un’emozione unica le loro sfilate i prodotti che diventano magici quando sono vestiti con il loro stile. Poi Salvatore Ferravamo, un brand con una grande storia e un heritage pazzesco, lì ho seguito un progetto di altissimo livello: il lancio della linea Tuscan Creation che racconta la storia di un viaggio e di una passione , quella di Salvatore, il calzolaio delle dive per l’Italia, Firenze e per Hollywood.
Vari premi e riconoscimenti attestano il successo professionale, quale quello che che ti ha più gratificata?
personalmente il premio Chi è chi dove sono stata votata nel 2012 da giornaliste del settore come migliore PR dell’anno, a livello di gruppo i vari premi vinti con Shiseido per il lancio di ultimune, e poi i riconoscimenti che abbiamo avuto dalla stampa per il progetto multimediale realizzato durante il festival del cinema di venezia un format in cui nella lounge Shiseido si intervistavano vip durante i loro junket e si facevano gossip su abiti e make up … un’atmosfera e dei ricordi bellissimi.
L’Italia continua a lasciar andare i propri talenti, descrivici le atmosfere e l’esperienza a stelle e strisce.
Qui è tutto diverso, io sono tornata sui banchi di scuola per studiare digital marketing in una delle università più prestigiose al mondo: la UCLA. il livello è altissimo, c’è molta meritocrazia, e si impara tantissimo. C’è molto lavoro in effetti, il settore cosmetico in generale è estremamente frammentato, i grandi brand non esistono più, solo piccoli brand di nicchia o linee legate a celebs o a influencers come Kylie Jenner. Qui non esistono profumerie, si compra tutto on line. non esistono beauty consultant, ho visto pochissimi Sephora e regnano sovrane le influencers , nemmeno più le celebs.
i profumi non hanno un grande mercato, sono sempre di nicchia ma per make up e cosmetici il fil rouge è il vegan e il cruelty free: questi sono i concetti vincenti. Poi ovità assoluta, che proverò, sono i CBD cosmetics, ovvero con estratti di cannabis.
A Los Angeles nascondo mode e tendenze, anticipaci ciò che arriverà nel mondo fashion e beauty anche nella vecchia Europa nel prossimo futuro
Credo che molti dei brand che sono
oggi qui non arriveranno alla vecchia Europa ancora molto legata a grandi marchi e con valori diversi, ma dal punto di vista del social marketing, digital marketing, influencer marketing abbiamo molto da imparare, sicuramente le nuove tecniche di inbound marketing - qui iper testate - l’omnichannel marketing, le nuove tendenze social arriveranno non so quando anche da noi. Tutto cambia velocemente qui e non so cosa in Italia riusciremo a vedere. Però nonostante il dinamismo americano, qui tutti adorano l’Italia e la città di cui più si parla indovina qual è? Pisa!