Il progetto Nefele è paragonabile ad un vero e proprio esperimento sociale su un mercato oramai sempre più orientato verso un concetto di omologazione. Punto fermo di Nefele è la consapevolezza che la diversità debba essere intesa come un particolare originale su cui soffermarsi e non da cui discostarsi.
L’elemento chiave del progetto è quello di portare i giovani e meno giovani ad affermare sé stessi, non raggiungere ciò che la società ha imposto loro come unica scelta possibile. È notizia dello scorso luglio, per esempio, che in Norvegia gli influencer sono stati obbligati per legge a segnalare il fotoritocco sui social, per provare a contrastare standard di bellezza irrealistici e potenzialmente nocivi per i giovani, alleggerendo la pressione sul corpo e sulle imperfezioni.
Nefele incarna perciò tutti quei valori che stiamo perdendo di vista, non ha un target specifico, si rivolge a tutti e incarna più che mai e paradossalmente la realtà– essendo un soggetto creato digitalmente.. Nefele è il rifugio di chi nella diversità trova tranquillità. Sarà il punto di riferimento per chi vuole allontanarsi dall’ossessione di dover rincorrere freneticamente livelli sempre più alti per sentirsi accettati e apprezzati.
Ma chi sono gli ideatori di Nefele?
Filippo Boschero, 32 anni, consulente strategico, MBA ESCP (Parigi, Berlino, Beirut): «Abitueremo il nostro pubblico a qualcosa di nuovo: Nefele sarà una donna che ha fatto delle difficoltà il suo punto di forza, affermerà la sua sessualità abbattendo preconcetti e gabbie mentali di una società che si decanta come “evoluta”».
Laura Elicona, 31 anni, digital project manager, Master 24 Ore Business School in Marketing Communication e Digital Strategy: «Nefele è elegante, perché l’imperfetto è sinonimo di grazia e raffinatezza. Nefele è una promotrice contemporanea di messaggi sani e socialmente rilevanti. Nefele è la nostra nuvola, un luogo digitale in cui puoi vedere ciò che vuoi e ciò che ti fa stare bene. Non ci sono né limiti né regole, Nefele ci permetterà di sentirci liberi da schemi mentali e pregiudizi».
Luca Facchinetti, 33 anni, expert 3D graphic designer: «Nefele è una sfida, perché ci dimostra ancora una volta e con forza che virtuale è reale e che dobbiamo avere cura delle nostre “identità digitali”, perché hanno un impatto significativo sulla nostra vita e sulla nostra quotidianità».